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La S.F.E.A. e il ciabattino Domenico Stancarone
Domenico Stancarone (1877 - 1965) è un personaggio particolare.
Era l'intern-c-t (organizzatore) di tutte le feste paesane. Aveva dei denti dorati.
Il lavoro di riparatore delle scarpe lo svolgeva in un localetto sito all'inizio di Via Carmine. Era un ex emigrato in America, amico di tutti , ma molto arguto.
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Il suo banchetto di lavoro era sempre pieno di tanti aggeggi del mestiere. Uno in particolare, la lesina (a - ssuggh), era di varie dimensioni.Quando qualcuno degli amici lo stuzzicava aveva la risposta pronta:"vedi che il… te lo faccio come lo scola pasta con questa". Il suo medico personale era il dott. Sebastiano Tagarelli, presidente della S.F.E.A., Associazione filantropica nojana molto dedita, tra l'altro a passare delle serate a luci iridate, sia nella villa Ramona, sita dopo il passaggio a livello di Via Casamassima, sia nella casa di campagna dei proprietari Divella, sempre in via Casamassima.

In una delle loro serate, in cui si consumavano metri di salciccia fresca (a - zock) le samarre (è l'epiteto seguito da uno specifico aggettivo dato a ciascun socio (Samarra ascetica, arrabbiata, ventruta ecc.) interessarono il Presidente a far fesso Mincuccio Stancarone. Infatti, proposero che il presidente, medico personale di Mincuccio, dovesse consigliarlo di farsi l'analisi del sangue perché riteneva che ci fosse qualcosa che non andava nella sua salute. Detto fatto. Quando Mincuccio tornò dal dottore, questi lo informò che non c'era nulla di particolare. Pertanto, lo Stancarone chiese cosa importava l'analisi. "A te che sei un mio amico 500 lire", fu la risposta. Il ciabattino pagò e salutato il prof. va a riprendere il suo lavoro confortato dal bel canto di un usignolo inseparabile compagno durante il lavoro.

Un giorno il dott. Tagarelli passa dalla sua bottega e lo informa che tutti i soci la sera lo vogliono con loro per passarla insieme in allegria. Mincuccio all'ora convenuta si presenta a casa Divella. Viene arrostita sui carboni la z-ock fresca e mentre tutti la mangiano ripetono:
"oh! è veramente buono il sangue di Stancarone".
Mincuccio a sentire ripetere dette parole si insospettisce e pensa tra sé:
"Vuoi vedere che questa salciccia è stata comprata con i miei soldi?". Avutane la certezza, come era suo carattere senza remore, esclama: " ah! figli di … mi avete fatto fesso! Il mio sangue è stato ottimo?! Ora vi aspetto! Quando riparerò le vostre scarpe vi farò prima ca-suggh il…. e poi mi pagherete come si deve" .

 

N.B - Tutti i personaggi nominati li ho conosciuti ed ho avuto a che fare con loro per varie ragioni. Di alcuni ho trovato riscontro in atti deliberativi del nostro Comune.

* Il La Gioia dà del collega al Pagliarulo in quanto costui, figlio dell'imprenditore edile Francesco, inizia gli studi universitari per farmacista (studi mai portati a fine). Gli atti deliberativi del tempo parlano della concessione da parte del Comune del sussidio di lire 20 mila annue per le necessità scolastiche di esso.

 

 
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