I portali
L'osservazione attentamente esplicitata, circa le facciate, oltre a mettere in evidenza la presenza di tre portali di buona fattura scultorea, diversi sia per dimensioni sia per il contenuto rappresentato e sia anche per la differente esecuzione scultorea, bisogna tener presente che le fabbriche in stile tardo-romanico non hanno una uniformit‹ scultorea. La nostra fabbrica, infatti, presenta varie forme di capitelli delle colonne dell'interno diversi l'uno dall'altro, così come i tre portali che, ammesso che provenissero da fabbriche diverse ma che riteniamo dello stesso stile, non danno ad intendere che siano di diverse epoche o di diversi autori.
Piuttosto le domande che ci siamo poste riguardano le diverse dimensioni di essi: perché sono tre e di diverse dimensioni correlativi agli accessi, ed il più piccolo ha l'accesso murato?
La risposta starebbe nella constazione che le facciate principali delle grandi basiliche o duomi hanno una grande e due piccole, per la qual cosa la nostra fabbrica era più che importante.
Particolari architettonici vari dei portali, sistemati non contemporaneamente con la costruzione del manufatto |
Per quanto attiene il piccolo, dalla lettura delle decisioni capitolari di fine '700 è emerso che detto accesso venne murato perché la porta veniva sempre bruciata.
Quello non facilmente spiegabile ‘ la presenza di un portale laterale con accesso più grande di quello principale dalle caratteristiche particolari. Ciò perché non conosciamo come era in origine il tempio: possiamo solo condividere il loro post inserimento, come sostenuto da esperti in materia, e che riverrebbero addirittura da un monumento molto importante andato in rovina. Cosa molto possibile, visto che, poco tempo fa, nel cappellone del Rosario è stato sistemato un altare (del quale non sono state fornite notizie), assieme a tanti altri reperti, che stante la loro caratteristica scultorea proverrebbero da un fabbrica od oratorio privato, appartenente ad un feudatario molto ricco, proprietario di qualche masseria di rilevante notorietà andata in rovina con l'abolizione della feudalità (1806). Vedi villa dell'ammiraglio Barbanente in contrada Pozzo Vivo a Mola di Bari.
Personalmente, quindi, condividiamo le considerazioni degli esperti, cio‘ che i portali sono stati inseriti posteriormente nelle pareti in epoca non anteriore al XII-XIV sec., considerazione accertata dalla constatazione che il contorno dei conci di pietra nei quali sono sistemati, in particolare le parti intorno agli archi, sono tutti non ben sagomati o sistemati malamente; le foto chiariscono senza ombra di dubbio la diversità stilistica scultorea e la loro diversit‹ che attesterebbe l'importanza della fabbrica di provenienza.
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