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D.O.M.

PREMESSA

Dopo il recupero difficile, sofferto della documentazione sull’evoluzione della rete viaria interna ed esterna dell’abitato di Noicàttaro tra il 1824 ed il 1935, provo uno scoramento a dir poco irreversibile: come raccontare in maniera semplice lo sviluppo intricato e complesso della redazione, da parte del Comune, dei vari elenchi specifici delle strade e come interpretare la variabilità, nel tempo, del linguaggio tecnico usato.
Pertanto, confortato dall’importanza delle notizie (anche se non molte) apprese dai documenti, dalla viva voce dei popolani, con i quali ho trascorso gran parte della mia giovinezza, e da esperienze dirette, ho portato a compimento questo lavoro con la speranza di far cosa gradita agli anziani e alle giovani generazioni.
Con la presentazione dei numerosi elenchi, da cui emergono le variegate denominazioni di rioni, archi, strade interne ed esterne all’abitato, il problema della viabilità statale generale, ritenuta di primaria importanza per il Meridione, prima dai Borbone, durante il Regno di Napoli, poi dal novello Regno Unito d’Italia, per tutta la nazione, ritengo di aver adempiuto a quanto sopra detto.
Infatti, il Ministero dei LL.PP. ed i suoi Enti periferici vogliono conoscere a riguardo, nei minimi particolari, la situazione viaria di ciascun Comune per esaminarla e provvedere a renderla efficiente mediante i collegamenti con la rete viaria nazionale e provinciale, onde agevolare il più possibile il commercio, il movimento delle persone e la comunicazione sociale.
La compilazione e rielaborazione dei diversi elenchi richiesti crea non pochi problemi alle nostre Amministrazioni Comunali, che si succederanno nell’arco di tempo preso in esame.
In paese non vi è un tecnico idoneo cui affidare l’incarico, né vi è, per il Comune, alcuna possibilità economica di incaricarne uno esterno. Per questo si affida ad un buon agrimensore nojano, che conosce bene anche la viabilità interagente su tutto il territorio locale. Ciò, però, non consente al Comune di provvedervi nei tempi fissati dal Ministero.
Questo lavoro potrebbe sembrare, in parte, poco originale ed arido per le continue citazioni inerenti alle formalità burocratiche e tecniche.
Per rendere la materia più interessante e accattivante, ho assemblato, infatti, in un unico elenco, tutte le strade secondo il loro specifico ruolo e corredandole di tutti i dati tecnici e le notizie idonee ad individuarle, se ancora esistono, e di una paziente ricostruzione grafica (inedita).
Devo, comunque, esternare il mio disappunto per non essere stato in grado di fornire notizie circa i Personaggi, specie paesani, cui molte strade, sia delle zone urbane antiche che di quelle moderne, sono intitolate con il solo cognome, che non informa completamente. Inoltre ho sentito la necessità di riportare delle brevi biografie di alcuni compaesani poco conosciuti da noi ma abbastanza noti fuori dai confini di Noja, cui stranamente sono state intitolate delle strade secondarie. Ciò perché si sappia cosa sono stati.
A chiusura del lavoro, in appendice, riporto le vicende più interessanti relative ad alcune strade e contrade.

Noicàttaro, 3 marzo 2001

Giacomo 7’anni