indietroavanti

 

Conclusione

Ritenuto che la mia provocazione abbia avuto successo, mi permetto concludere con alcune personali considerazioni.
In primo luogo, devo dire che quanto raccontato in questa minima parte della NOICÀTTAREIDE non è affatto una novità.
Torno ancora una volta a sostenere che il concetto vichiano della Storia vada rivisto, nel sernso che Essa non si ripete ma continua.
La conferma di questo mio personale divisamento?
Basti considerare gli avvenimenti storici nazionali e locali che stiamo vivendo.
Le giovani generazioni sono animate da tantissime buone intenzioni per voltare pagina, una volta per tutte, nel vivere civile.
Ciò è meritevole di attenzione e di notevole considerazione.
Ma, se costoro non smetteranno di inseguire le ombre delle farfalle e non prenderanno giusta coscienza dei veri valori della Vita, i quali non devono essere ritenuti solo di loro pertinenza ed alla loro maniera, mettendo da parte, senza appello, la terza età, le loro intenzioni resteranno solo echi di tromba.
È bene, quindi, che le giovani generazioni e gli anziani, cioè il presente ed il passato, imparino a coesistere perché possano produrre una fruttuosa convivenza civile, così

«Come nella spumeggiante

vendemmia il tino

ferve, e de' colli italici la bianca

uva e la nera calpestata e franta,

sé disfacendo, il forte e redolente

vino matura». [6]

[6] Questi celebri versi del Carducci si trovano nella poesia La mChiesa di Polenta (vv. 87-92), dalla raccolta "Rime e Ritmi".