Conclusione
Ritenuto che la mia provocazione abbia avuto successo, mi permetto
concludere con alcune personali considerazioni.
In primo luogo, devo dire che quanto raccontato in questa minima parte
della NOICÀTTAREIDE non è affatto una novità.
Torno ancora una volta a sostenere che il concetto vichiano della
Storia vada rivisto, nel sernso che Essa non si ripete ma continua.
La conferma di questo mio personale divisamento?
Basti considerare gli avvenimenti storici nazionali e locali che stiamo
vivendo.
Le giovani generazioni sono animate da tantissime buone intenzioni
per voltare pagina, una volta per tutte, nel vivere civile.
Ciò è meritevole di attenzione e di notevole considerazione.
Ma, se costoro non smetteranno di inseguire le ombre delle farfalle
e non prenderanno giusta coscienza dei veri valori della Vita, i quali
non devono essere ritenuti solo di loro pertinenza ed alla loro maniera,
mettendo da parte, senza appello, la terza età, le loro intenzioni
resteranno solo echi di tromba.
È bene, quindi, che le giovani generazioni e gli anziani, cioè
il presente ed il passato, imparino a coesistere perché possano
produrre una fruttuosa convivenza civile, così
«Come nella spumeggiante
vendemmia il tino
ferve, e de' colli italici la bianca
uva e la nera calpestata e franta,
sé disfacendo, il forte e redolente
vino matura». [6]