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4. La sottile ironia di Vitangelo Morea

La battuta ironica gratuitamente elargita da Vitangelo Morea nel suo lavoro sulla peste di Noja del 1816: « ... se i nojani avessero un po' di spirito "guarnacciano" [35] si farebbero discendere direttamente da Noè» [36] mi ha tanto ferito nell'intimo che ad ogni costo ho cercato di capire e spiegarmi i motivi di tanto sarcasmo. L'ironia della sorte, però, è sempre dietro l'angolo. I nostri avi erano soliti dire: L' èrv ca na vvùe, all' ùert nasc (L'erba che non vuoi, nell'orto nasce). Il caso ha voluto che venissi a conoscenza della storia di una cittadina spagnola, Noya, che fa risalire le sue origini proprio al biblico Noè. Per seguire con attenzione il viaggio del Papa Giovanni Paolo Il in Ispagna (estate 1989) per incontrare i giovani di tutto il mondo a Cabo Finistere e sulla tomba del primo apostolo martire, San Giacomo, sita a Santiago de Compostela, nella Galizia, avevo tra le mani una piantina che ne illustrava l'itinerario. Osservandola bene, notai con viva soddisfazione un toponimo a me già noto per altri versi: Noya, accanto al quale era specificato 'Borgo Medievale". E così ho cercato notizie direttamente in Spagna, fino a quando, soddisfatta la mia ricerca, ho potuto raggiungere anch'io, idealmente, quei luoghi suggestivi e privilegiati della cristianità, nelle cui vicinanze, a circa 35 km. dal capoluogo della provincia della Coruña, Santiago de Compostela, sorge la ridente cittadina di Noya. Questa è situata quasi in fondo ad una profonda insenatura marina, denominata Ria de Noya, con un territorio amministrativo di circa 39 km. quadrati. La popolazione, dedita maggiormente all'agricoltura e alla pesca, non supera attualmente le 18 mila unità. La grande divisione della terra dà luogo a più di mille tipi di colture agrarie. Il sistema di coltivazione più praticato è quello a maggese. La tradizione locale dice che Noya fu fondata da Noela, nipote di jafet, figlio di Noè, il quale è raffigurato nello stemma cittadino nell'atto di affacciarsi alla finestra dell'arca. La città vanta una bella chiesa di stile gotico-romanico denominata Santa Maria a Nova, considerata monumento artistico nazionale, in cui si conserva una preziosa pala della Madonna del Carmine tra le anime oranti [37]. Nell'ammirare il simbolo araldico dello stemma di Noya, dunque, ho trovato la risposta alla battuta ironica del Morea ed ho sinceramente gioito di sentirmi nojano di Puglia facendorni discendere direttamente da Noè Per mezzo del figlio Sem. Da questi, infatti, si fa discendere quella razza semitica che, insieme ad altri popoli, favorì dalle nostre parti la nascita di molte città Peucetiche.

 

Note

[35] Dal francese "guasgnoscano":spaccone.

[36] Cfr. V. Morea, Storia della peste di Noja, Napoli, Tip. Trani 1817, p. 41.

[37] Cfr. Grande Enciclopedia storico-geografica della Galizia, vol. XXII, 1973, pp. 209 77/11.

 

 

 


 

 

Noja della Galizia. Panorama.

 

Stemma della città di Noya della Galizia.