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CAPITOLO PRIMO
CENNI SULLE ORIGINI STORICHE
DI NOICÀTTARO [1]
1. La leggenda locale
Noicąttaro, poco pił di 22 mila abitanti al censimento
1991, un attivo centro agricolo- commerciale della Bassa Murgia a sud-est
del suo capoluogo di provincia e di regione Bari, che negli ultimi cinquant
'anni, grazie alla viticoltura specializzata a "tendone", qui sperimentata
per la prima volta circa settantanni fa, ha conosciuto un notevole sviluppo
economico e sociale. La tradizione locale ufficiale, maturata nella
seconda metą dell'Ottocento in seguito alla creazione dello Stato unitario
italiano. quando, in ossequio ad una precisa disposizione ministeriale
dell'epoca, il paese cambiņ l'antico nome Noja in quello attuale di
Noicąttaro, narra che il suo primitivo insediamento, chiamato appunto
Noja, si costituģ verso il VII-VIII secolo d. C. ad opera dei superstiti
di Cąttaro, cittą leggendaria esistita sulla vicina costa nojana [2],
dopo che questa fu distrutta nello stesso periodo sotto l'orda dei Saraceni.
La stessa tradizione vuole anche che una parte dei profughi si trasferisse
(chissą come) sulla opposta sponda dalmata per dar vita ad un altro
centro. chiamato Cąttaro in ricordo della patria distrutta. Ma la tradizione
ufficiale sembra avere qualche gratuita aggiunta rispetto alla versione
pił semplice e obiettiva riportata da Emmanuele MOLA sul finire del
'700 (da cui avrą certamente attinto), che recita: «Sostengono i confinanti
abitanti di Noja esservi stato ivi un antico luogo Cąttaro chiamato,
di nome eguale all'altro di Dalmazia, che potč forse popolarsi dalla
desolazione di questo ... » [3]
Nulla ha potuto aggiungere, infine,
l'insigne studioso, sul nome dei fondatori di Noja né sul periodo della
distruzione della leggendaria Cąttaro di Puglia. Circa vent'anni dopo
il D'Onofrio, confermando la vacuitą della leggenda nojana ed il mancato
supporto della storia scritta, nel senso che non esistono documenti
validi per dimostrare le antichissime origini di Noja, ribadisce parzialmente
quanto dichiarato dal Mola, e cioč che Noja "per costante tradizione
credesi Colonia dell'antica Cąttaro, cittą celebre un tempo sulle maremme
dell'Adriatico" [4]. Ma
sulle maremme di quale sponda dell'Adriatico si riferisce? A quella
della Puglia o a quella della Dalmazia? Le presunte origini preistoriche
di Cąttaro di Puglia [5](e
perciņ difficilmente controllabili dal punto di vista documentario),
ci inducono, quindi, a mettere in discussione l'esistenza della stessa
cittą e ad accettare con spirito critico il racconto leggendario, perché
non confermato dall' archeologia, nonostante i generosi ma vani tentativi
dello storico nojano Tagarelli di materializzare la leggenda stessa.
La Terra di Bari in "Arte
medioevale delle lame di Fasano"
La provincia di Bari al
tempo della peste di Conversano
Note
[1] L'argomento
è stato elaborato sulla base della documentazione reperita dall'A.
e dal dott. Marino Latrofa.
[2]
In passato, il territorio
amministrativo di Noicàttaro si estendeva fino al mare coprendo
4.388 ettari. Fu ridotto a 4.011 ettari nel 1934 con l'aggregazione
a Bari della sua borgata marina di Torre Pelosa, l'odierna Torre a Mare.
[3]
Cfr. E.Mola, Sul
Cangiamento del Lido Appulo. Memoria istorico-filologica, in "Giornale
letterario di Napoli per servire all'analisi ragionata de' libri nuovi",
Vol.LII, Napoli 1° giugno 1796, p.17.
[4]
Cfr. A. D'Onofrio, Dettaglio istorico della Peste di Noja
in Provincia di Bari, Napoli, Garruccio 1817, pp.8-9.
[5]
Cfr. S.Tagarelli, Il mio paese III, Putignano, De
Robertis 1968, p.27.
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