Noicàttaro
o Noja in Puglia?
I
fatti. Il Consiglio Comunale di NOJA nell'ottobre del 1862, per corrispondere
ad una precisa disposizione ministeriale di eliminare l'omonimia con
altri Comuni del Regno, decide, alla garibaldina, di stravolgere, per
mania di grandezza, lo storico toponimo NOJA in NOICĄTTARO di ottocentesco
conio nuovo, mediante un'operazione chirurgico - filologica bugiarda,
ritenendo vera la leggendaria presenza di una Cattaro pugliese nel territorio
costiero nojano, piłttosto che aggiungere qualche epiteto che servisse
allo scopo.
Ma
nel 1865 il Consiglio Comunale, di nuova elezione, resosi conto di quanto
antistorico e falsamente operato, decide, a seguito della saggia e giusta
proposta del sindaco del tempo, il farmacista Vito Sturni, di conservare
l'antico Toponimo con l'aggiunta dell'epiteto di "in Puglia" cosģ come
fatto da numerosi Consigli comunali di non pochi Comuni delle Provincia
di Bari.
La Burocrazia statale, come Pilato, si lava le mani.
Sostiene che la prima decisione, essendo stata adottata dal Consiglio
Comunale, non poteva essere modificata.
Una maniera come un'altra d'imposizione di un dictat. Come tutte le
medaglie hanno il loro rovescio, anche questi avvenimenti hanno il loro.
Nonostante la caparbia ricerca in tutti gli Archivi Storici Nazionali,
la Delibera Consigliare dell'ottobre 1862 non viene reperita in quanto
,chissą perché, solo i documenti del periodo in questione non figuravano
catalogati e , quindi, non reperibili.
L'accertare, perņ, che anche nell'Archivio Storico Comunale sono conservati
tutti i registri contenenti gli originali delle Deliberazioni Consigliari
del 1800,ma, guarda caso, anche in detto Archivio manca solo il registro
relativo al periodo giugno - dicembre 1862, fa supporre che ci fu una
operazione da lupara bianca o che qualcuno se ne appropriņ indebitamente,
per quali fini non č affatto ipotizzabile.
Rimando
per eventuali approfondimenti al testo "Noicàttaro
e Kotor - Storia di un rapporto solo leggendario" di cui qui
riporto un brano relativo alla delibera comunale
n° 41 del 30 maggio 1865.
Noicàttaro,
consiglio comunale del 15 maggio 1865
Il
Sindaco Vito Sturni, un uomo di media statura, si rivolge ai Consiglieri
presenti con queste parole: «Onorevoli Consiglieri, vi č l'esigenza
di far giustizia del toponimo dato dal Consiglio Comunale il 23 ottobre
del 1862, e che la popolazione intera manifesta di non gradire, per
cui propongo che sia iscritta all'ordine del giorno della prossima seduta
consiliare anche la seguente proposta :.... il
Comune adottņ il nome di Noicąttaro da quello di Noja, che avea, unicamente
per distinguersi da altre cittą omonime.
Fatto sta che una tale denominazione legale sģ, ma ignota agli stessi
abitanti del paese per la difficoltą che importa. Sarebbe giusto che
il Consiglio vi provveda con la propria denominazione che prima avea,
e qualche aggiunta distintiva, essendo che col nome di Noicąttaro pare
snaturata la sua primitiva denominazione».
Noicàttaro,
30 maggio 1865
Il
Sindaco prende la parola, invitando i Consiglieri presenti a «rimanere
uniti per trattarsi in questa ultima tornata della sessione ordinaria
la proposta n° 4 dell'ordine del giorno e cioč che il Comune di Noicąttaro
assuma la denominazione di Noja in Puglia.....La
denominazione di Noicąttaro assunta da questo Comune non č conveniente
essendoché, snatura del tutto l'antica denominazione, che avea, cioč
quella di Noja; e siccome le disposizioni ministeriali nel prescrivere
che i Comuni o le Cittą omonime assumessero un'aggiunta fu quella di
farle distinguere dalle altre, cosģ non adempģ alle disposizioni della
Legge quando piacque al Consiglio Comunale di dare a questo Comune non
un'aggiunta ma in veritą un nome nuovo, quello di Noicąttaro».
Si ferma un attimo, poi continua: «Chi potrebbe mai credere che la cittą
di Noicattaro oggi sia la stessa Noja? Il nome cosģ puro e semplice
provocherebbe in avvenire tale confusione da produrre assolutamente
errori che in fatti giudiziari andrebbero a generare litigi, il cui
esito sarebbe fatale.
Da ultimo vi č un'altra ragione per la quale il proponente vorrebbe
conservata la denominazione di Noja, ed č la seguente: si domandi ad
un abitante del Comune, e sia persona pił istruita e pił colta, e gli
si dica: di "dove siete? ". Vi risponderą: di "Noja", e verosimilmente
nessuno saprą dirvi: "di Noicąttaro". Questo significa che nessuno
tiene in conto l'attuale denominazione del Comune natale».
Infine conclude il suo intervento, facendo notare che tutti coloro che
mandano lettere a questo Comune scrivono Noja e nessuno, meno le note
ufficiali, scrive il nome di Noicąttaro, per cui propone che «il Comune
assuma l'epiteto di Apula, ovvero di Noja in Puglia
».