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Antico canale di fogna bianca rinvenuto a seguito del cedimento della volta di esso in Piazza Umberto I
(anni '70, XX secolo)

Piantina contenente le strade elencate dal n.1 al n.39
(clicca sull'immagine per ingrandirla).


 

Capitolo secondo

Elenco assemblato delle strade d'ogni categoria corredato della specifica grafica

I numerosi provvedimenti burocratici, a volte ripetitivi ma opportuni, fanno sì emergere la storia del passato remoto nojano, ma soltanto la toponomastica poteva, senza ombra di dubbi, attivare la curiosità, quale madre di tutte le conoscenze, e svelarci quanto il nostro sistema viario fosse complesso ma interessante.
Per rendere più concreti e vivi i messaggi storici offerti dai toponimi di antiche viuzze, vichi, archi e piazzette, le singole intitolazioni sono state corredate di illustrazioni e ricostruzioni grafiche.
Moltissime denominazioni, soprattutto quelle relative ai casati, di cui diversi ancora presenti, sono state confermate dagli antichi registri parrocchiali della Chiesa Madre.
A grandi linee il paese, tra la fine dell’Ottocento ed i primi decenni del Novecento, era, come raffigurato, suddiviso nei seguenti rioni:

A) Borgo cintato:
ossia La Terra, Strada Madre Chiesa, Via del Popolo, Piazza del Mercato. (appendice n. 1).
B) Borgo nuovo:
ossia Strada Garibaldi verso S. M. la Lama, ora Corso Roma.
C) Carmine:
ossia Strada del Municipio.
D) Fornaci:
ossia Strada dell’Unità d’Italia, ora Via Oberdan.

Le strade del paese sono classificate in interne ed esterne.
Le prime si sviluppano nei quattro borghi o rioni.
Le seconde, invece, costituiscono il proseguimento extraurbano delle prime.

Simbologia grafica

Le strade in elenco sono indicate con il loro numero d’ordine progressivo ufficiale, che inizia dal rione B e non da quello A.
Per convenzione, uso un asterisco (*) per indicare le strade ruotabili, due asterischi (**) per quelle non ruotabili.
Con il segno uguale (=) la concordanza particolare.


STRADE ESTERNE

1) Via Madonna della Lama [ 1 ] per andare a Capurso di m. 2.928,20.
*Comincia dal limite dell’abitato [palazzo Positano-Franchini ora Macario] e finisce ai fondi degli eredi Regina [ora ing. Deflorio].
Da essa si dipartono: la strada interna che conduce alla chiesa rurale della Incoronata, Via Caresima e quella che conduce a Cellamare.

2) Via Vecchia per Capurso di m. 2.424.
*È una diramazione della via n. 1 dalla quale ha inizio, finendo nel territorio comunale al
punto detto “Umpiso”, sul confine del territorio di Capurso, dopo aver toccato la proprietà di Giuseppe Regina e di Giuseppe Liturri.

3) Via per Triggiano di m. 1.359.
*È un’altra diramazione della via n. 1 da cui ha inizio finendo nel territorio nojano al punto detto “Lama Cornola o Lama delle Corna” sul confine del territorio di Capurso.

4) Via per Cellamare di m. 3.180.
**Parte dalla Chiesa della Madonna della Lama e termina nel territorio nojano alla proprietà Colucci e Domenico Sicoli. Si riscontra una piscina appartenente al sig. Leone.

5) Via per Casamassima di m. 4.208,60.
*Si dirama dalla Via n. 1 sino alla proprietà di Carlo Losito e Paolo Suglia. Incrocia le vie Trisorio, Vissano e Ninchio. Termina incrociando la nuova strada Rutigliano Montrone ora Adelfia.

6) Via nuova per Rutigliano ( = Via Oberdan di m. 1.156,00).
*Inizia dalla cappella S. Nicola [2] e termina alla proprietà degli eredi di Vincenzo Positano sul confine del territorio di Rutigliano.

7) Via S. Lorenzo di m. 178.
**È una diramazione della via n. 6. Inizia dalla proprietà Petruzzi e Berardi finendo a quelle del Capitolo [3] e eredi di Vincenzo Positano.

8) Via Vecchia per Rutigliano di m. 347
**Inizia dalla torretta degli eredi Ciavarella e finisce al giardino dei “Martiri”.

9) Strada la Vela o sotto i Cappuccini di m. 213,60.
**Incomincia dal recinto dell’ex Convento dei Cappuccini e termina al giardino torre dei “Martiri” [4].

10) Strada dei Cappuccini di m.328.
**Comincia dal giardino Lioce e finisce dietro l’ex Convento alle proprietà del Capitolo. Si collega con varie strade.

11) Strada Vela bis di m. 382.
**Inizia dal confine dell’ex Convento e termina alle proprietà degli
eredi di Francesco Positano. Si collega con la Via Vecchia per Rutigliano e la Via nuova Trisorio.

12) Via Vecchia per Rutigliano sotto la Vela di m. 802.
**Diparte dalla proprietà Santoro e Positano e termina a quelle di Berardi e Capitolo. Si collega con varie strade fuori del territorio comunale.

13) Strada Trisorio di m. 480.
**Incomincia dalla proprietà Santoro e finisce a quelle di Didonna e del Capitolo.

14) Strada sotto i Cappuccini n. 2 di m. 187.
**Inizia dalla proprietà del Capitolo terminando a quella di Nicola Positano.

15) Strada sotto i Cappuccini n. 3 di m. 135.
**Va dalle proprietà di Agostino Sforza al giardino di Nicola Positano.

16) Strada sotto i Cappuccini n. 4 di m. 120.
**Comincia dalla proprietà del Capitolo terminando ad altre dello stesso.

17) Strada Torre Trisorio di m. 150.
**Va dalla proprietà del Capitolo e finisce a quella di De Rossi.

18) Strada Paradiso di m. 2.690.
**Inizia dal trappeto De Mattia e termina alla proprietà Santoro. Ha le seguenti diramazioni: Via Caresima, Montenuovo, Borgo, Masseria Positano ed altri, a sinistra
verso il territorio di Triggiano, a destra con fondo.

19) Via Lu Fieno di m. 1.410,00.
**Va dal braccio Montenuovo e finisce alla proprietà di Giovanni Lucafò.

20) Via S. Angelo o Incoronata di m. 1.410.
**Ha cinque diramazioni. Inizia dal punto “Pozzo La Terra”5 e termina incrociando la
strada nuova per Torrepelosa.

21) Via Piscina Rossa o Penna la Tortora di m. 2.033.
**Incomincia dal punto detto “Pilella” finendo con la proprietà di Positano e Vito Di Pierro.

22) Via Penna la Tortora di m. 1.689.
**Inizia dalle proprietà di don Vincenzo Demattia e termina a quella di Guarnieri, Fiorentino ed Evoli.

23) Via della Marina in Torrepelosa di m. 5.000.
*Va da Via Crocecchia e termina sul litorale.
Ha cinque diramazioni.

24) Via di Mezzo di m. 1.497,70.
**Inizia dalla Croce di S. Maria di Loreto e termina alla chiesetta dell’Incoronata.

25) Via di Scizzo di m. 2.118,00.
**Comincia dal “Pozzo Martello” e finisce sul litorale.

26) Via Lama dell’Angelo (territoriale) di m. 1.050,00.
**Incomincia dalla lama omonima e termina alla proprietà Damandario.

27) Via Lama dell’Angelo o S. Vincenzo di m. 4.171,00.
*Va dal Parco di Vito Grazio Antonelli ( = Santoro Didonna), alla proprietà Giotta-Mugnavacca.

28) Via Masseriola di m. 5.333,60.
**Inizia dalla piscina del Carmine finendo sul litorale. Ha sei diramazioni.

29) Via Torre Corrado di m. 2.411.
**Va dalla proprietà del Gesù di Napoli (ora dei Demattia) e termina a quella del Barone Noÿa.

30) Via lo Schiamante o Schiumante di m. 501.
**Inizia dalla via Masseriola e finisce alla proprietà Positano e Logroscino. Si collega a Via Coppe di Bari.

31) Via per Mola di m. 3.790,00.
**Comincia dalla fine di Via Carmine sino al Gallinaro. Ha quattro diramazioni.

32) Via Viscigliola o Camposanto Vecchio6 di m. 1.169.
**Va dal palazzo Guarnieri per finire alle proprietà Rubino e eredi Pesole.

33) Via Lama Calendola di m. 1.667.
**Parte dalla piscina del Carmine e finisce alle proprietà di Vito Ditrani e eredi Pesole.

34) Via S. Vito di m. 2.244,70.
*Inizia dalla Cappella della Provvidenza finendo alla proprietà Berardi.

35) Strada Cipierno ossia S. Lucia (ora D. De Rossi di m. 1.650).
**Principia dalla cappella S. Nicola finendo alla proprietà Colucci. Ha una diramazione.

36) 2^ Via di Cipierno di m. 851.
**Comincia dal giardino della Congregazione di S.M. della Lama e finisce alla proprietà di Lamanna e Lioce.

37) Passatoio di m. 485.
**Principia dalla proprietà Rescina terminando sulla Consolare per Ruti-
gliano.

38) I^ Estramurale (Via Imbriani) di m. 244,91.
*Inizia dalla Piazza Cadorna sino ad incrociare la Via per Rutigliano attraversando varie proprietà private e Via Cappuccini.

39) 2^ Estramurale di m. 221,09.
*Dal larghetto Cannella alla strada S. Lucia attraverso proprietà suburbane sino al punto estremo di Via Lucafò.

 

Note

1 Negli atti dell’Arch. Storico Arcidiocesano barese (XVII sec.), al posto del titolo di Madonna della Lama ho trovato quello di Madonna della Valle, in vulgo de LAMA.
2 La cappella sotto il titolo di “Concezione Immacolata di Maria sempre Vergine” fuori le mura di Noja in loco detto “LE FORNACI” (l’attuale Via Oberdan) venne fatta costruire nel 1670 dal Canonico Niccolò Sante De Finis.
Così risulta dal testamento di Francesco Jaffaldano del 31 ottobre 1670. Qualche anno dopo, la sig.ra Porzia Tribuzio, vedova di Domenico De Finis, istituì in essa un beneficio laicale sotto lo stesso titolo.
Non ho trovato, invece, alcun documento che confermi la tradizione popolare secondo la quale la chiesetta figurerebbe dedicata al Santo di Mira.
3 Si tratta di bene terriero della mensa del Capitolo dell’Insigne Collegiata di S. M. della Pace.
4 Una costruzione costituita di un vano (torre di campagna) con un pozzo per la raccolta di acqua piovana da utilizzarsi per la coltura di ortaggi. È denominata “dei Martiri” perché nel pozzo vennero depositati tutti i corpi di religiosi e civili fucilati, ché si rifiutarono di pagare una gabella diocesana.
5 Era uno slargo con grandi pozzi (non v’è più traccia) posto in fondo all’attuale Via Incoronata, nei quali confluiva parte dell’acqua piovana proveniente dalla zona soprana del paese. Un grande collettore sotterraneo appositamente costruito, in parte ancora esistente, partiva da Piazza del Mercato, con inizio di Via delle Fornaci, e percorreva Via Pozzo la Terra (oggi Via Incoronata), donde proseguiva con dimensione ridotta sino a sfociare nella lama Paradiso.
6 La denominazione Camposanto Vecchio derivava dalla presenza del vecchio Cimitero degli appestati (già Campo di Marte, oggi Cipierno), durante la pestilenza dei primi decenni dell’Ottocento. Circa cento anni dopo, sotto il fascismo, su parte di esso, in quanto bene patrimoniale del Comune, venne costruito il primo mattatoio comunale. La parte rimanente fu destinata all’accampamento delle truppe di passaggio e per le attività sportive.
Quest’ultimo utilizzo se lo contesero ben quattro squadre di calcio locali: la Juventus, presidente il prof. Donato Tagarelli, la Pro Patria, presidente l’ins. Giuseppe Tinelli, la Pro Noicàttaro, presidente Michele Campobasso, e la Viribus Unitis, presidente l’avv. Adolfo Scarpelli. Fu anche richiesto in cessione per scopo edilizio dal costruttore Michele Masotti. Infine, negli anni Sessanta, fu messo a disposizione dello I.A.C.P. per costruirvi alloggi popolari tanto necessari per il paese.